Talk pubblica in occasione del festival CultoCultoCulto
La componente visiva in ambito musicale ha assunto un evidente valore semiotico per tradurre le sonorità tramite l'impatto immediato, sia nelle cover digitali che nelle stampe fisiche, tributi artistici. Dai neotribali cromati alla decostruzione materica, il massimalismo grafico è la chiave sinestetica con cui si accede inconsciamente alla musica ancora prima di ascoltarla.
Quali sono i vettori, non grafici ma espressivi, antecedenti a queste estetiche? Sono ex novo o elaborazioni del passato?
Quali sono le necessità pratiche e viscerali con cui si esprime visivamente la musica?
Esiste l'ex novo nel mondo dei segni?
Sede dell’iniziativa:
Comodo 64, Via Bologna, 92/a, 10154 Torino TO
Periodo di svolgimento dell’iniziativa:
(settembre 14, 2024 - )