Lo stress lavoro correlato, all’origine di malattie cardiovascolari, disturbi muscoloscheletrici, depressione, obesità, comporta un costo di 617 miliardi di EUR all'anno per l'economia dell'UE a causa dell'assenteismo, del presentismo, della perdita di produttività, dell'assistenza sanitaria e dei costi dell'assistenza sociale. Il nostro progetto mira ad affrontare le sfide dello stress lavoro-correlato sviluppando sensori indossabili in grado di rilevare e monitorare i marcatori di stress in diversi fluidi corporei, rispondendo alle priorità politiche della strategia Europa 2020 (SC1 "Salute, cambiamento demografico e benessere") che sostiene la necessità per l'UE di investire per migliorare la capacità di monitorare la salute e prevenire, rilevare e gestire le malattie.
Un obiettivo generale nella gestione dello stress è quello di chiarire i percorsi biomolecolari che portano allo stress e al loro monitoraggio. I biomarcatori dello stress comunemente usati (cortisolo, cromo granina-A, α-amilasi, γ-acido amino butirrico) non sono ancora stati convalidati con successo e non ampiamente utilizzati, poiché la valutazione dello stress si basa principalmente sulle risposte soggettive a questionari sullo stress percepito. Pertanto, la sfida principale di questo progetto è quella di proporre un approccio scientifico innovativo che combini: i) valutazioni psicologiche fisiologiche dello stress per un'efficace validazione dei biomarcatori dello stress; ii) sviluppo di materiali sensibili avanzati (sensibilità < 0,1 ng/L), microfluidica e biosensori indossabili incorporati in lenti a contatto e scarpe per un efficace rilevamento biomolecolare e monitoraggio continuo, per una medicina personalizzata.