l termine safe space (spazio sicuro) significa "un luogo o un ambiente in cui una persona o una categoria di persone possono essere certe di non incorrere in discriminazioni, critiche, molestie o altri possibili disagi emotivi o fisici" (Oxford Dict.). Ci sono due modi in cui si può pensare agli spazi sicuri: in senso lato o come uno spazio fisico che permetta di garantire il benessere dei singoli componenti. Il concetto di "spazio sicuro" compare per la prima volta nel libro di Moira Kenney, "Mapping Gay L.A.”, dove viene definito “luogo” che indicava una buona libertà di parola e di azione". I primi spazi sicuri sono apparsi a metà degli anni '60 sotto forma di luoghi di incontro, ma anche di gruppi di sensibilizzazione. Oggi, un'ampia numerosità di Università straniere hanno creato una rete di gruppi di sensibilizzazione e di centri multiculturali in cui sono ospitate le collettività LGBT+, sia attraverso il Safe Space Training che con altri mezzi, tra cui i luoghi fisici. Ad oggi l’unica Università Italiana che ha avviato il processo di attivazione di un Safe Space è Roma Sapienza che sarà parte del presente progetto come partner esterno. Abbiamo bisogno di un nuovo linguaggio e di nuove strategie per comprendere al meglio la complessità costituita dagli spazi sicuri e per rivedere e aggiornare le nostre idee su cosa siano uno spazio sicuro.