Questo progetto si propone di indagare la storia del giallo italiano come chiave privilegiata per rileggere la storia culturale del nostro paese alla luce delle trasformazioni del sistema mediale, nonché delle sinergie inter- e transmediali, che questo genere ha favorito tra letteratura, cinema, radio e industria musicale, televisione e fumetto, dagli anni ‘50 ai giorni nostri.
Il termine “giallo” (correlativo dell’inglese “crime fiction”) è impiegato in Italia fin dagli anni ‘30 per riferirsi a varie specie di racconto poliziesco, noir o thriller. Esso designa una modalità del racconto che, nata in ambito letterario, ha poi acquisito un’importanza centrale in tutti i media grazie alla capacità di dar forma ai grandi temi della conoscenza (il giallo come avventura intellettuale e sfida interpretativa) e dell’etica (la riflessione sulla giustizia, la colpa, la punizione). L’enorme fortuna di cui ha goduto fin dall’inizio testimonia la sua capacità di interpretare, attraverso trame avvincenti, le contraddizioni e le paure di una società sempre più complessa, divenendo luogo di elaborazione identitaria a livello nazionale, transnazionale o “translocale”.
Il progetto si propone quindi di interrogare l’identità culturale del giallo italiano a partire dall'avvento delle trasmissioni televisive, ovvero da quando la diversificazione dell’industria culturale fornisce il contesto per
un’espansione senza precedenti degli scambi intermediali. Ciò comporta un lavoro di mappatura (a partire da un corpus di casi inter- e transmediali e di discorsi critici e teorici che sarà definito all’inizio del progetto) dei temi e delle figure che hanno conferito al giallo il suo profilo caratteristico, tenendo presente che esso si è venuto delineando non solo attraverso lo sviluppo di forme e contenuti “autoctoni”, ma anche attraverso l’appropriazione e l’adattamento di modelli stranieri.
La ricerca si propone inoltre di pervenire a una periodizzazione della storia inter- transmediale del giallo italiano come contributo a una più generale storia dei media. Attenzione particolare sarà rivolta alle produzioni televisive della RAI, al fine di evidenziare il loro ruolo cruciale a più livelli: come palestra in cui si formano competenze anche letterarie (il caso Camilleri), come luogo di valorizzazione e divulgazione della produzione narrativa nazionale, e come agente di innovazione delle forme narrative, che modella e trasforma i gusti del pubblico generalista.
Il progetto gode del sostegno di realtà di alto profilo, tra cui spiccano Rai e Mondadori, che assicurano alla ricerca un impatto significativo in termini di azioni di valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dal giallo italiano. La disseminazione si avvarrà di pubblicazioni e convegni o seminari scientifici, di risorse didattiche digitali e multimediali open access, di una mostra e di eventi pubblici con creativi e professionisti delle industrie culturali.