Il presente progetto riguarda l’introduzione in azienda di una tecnologia combinata per il trattamento, recupero e riutilizzo di alcune acque di processo (scotta, acqua di filatura e di rassodamento formaggi) nel ciclo di produzione aziendale. Il riutilizzo avverrà a seguito di approfondita caratterizzazione chimica, fisica e microbiologica, mirante ad accertare che le acque trattate presentino caratteristiche confrontabili con quelle potabili o che siano comunque utilizzabili per il contatto con gli alimenti, configurandole come “liquidi di processo” oppure “salamoie” food-grade. Dal punto di vista normativo, le suddette
acque da trattare rientrerebbero nella categoria dei “sottoprodotti” valorizzabili e non più dei rifiuti, destinabili esclusivamente allo smaltimento da parte di ditta autorizzata.
Le tecnologie considerate per raggiungere questo scopo sono la filtrazione su membrana e l’ozonizzazione, entrambe ormai giunte ad uno stadio di maturità che ne permette una buona diffusione tra le aziende del settore agroalimentare, sebbene non abbiano ancora trovato una loro collocazione in processi combinati.