Data di Pubblicazione:
2022
Abstract:
Obiettivi: questo articolo si propone di comprendere quali siano, nell’ordinamento italiano, gli strumenti a disposizione del sindacato che intenda utilizzare il processo come mezzo utile a tutelare i lavoratori soggetti a pratiche di algorithmic management. Metodologia: dopo aver individuato, sulla base della dottrina aziendalistica e giuridica pregressa, i rischi sottesi all’uso sempre più massiccio di strumenti di algorithmic management, l’articolo, mediante una analisi giuridico-normativa, si propone di individuare gli strumenti processuali utilizzabili dal sindacato per evitare che i suddetti rischi si concretizzino. Risultati: l’ordinamento processuale italiano offre oggi al sindacato, a differenza del passato, strumenti processuali utili a rilanciare la propria azione mediante un utilizzo più incisivo del processo. Da questo punto di vista, le controversie in materia di algorithmic management potrebbero costituire un interessante banco di prova per la sperimentazione di questi strumenti di tutela giurisdizionale, tra cui la c.d. “class action”, di recente trasformata in un rimedio processuale di carattere generale. Limiti e implicazioni: l’articolo fornisce al sindacato una serie di spunti teorico-pratici sulle ragioni che giustificherebbero un maggior ricorso allo strumento giudiziale come mezzo utile a tutelare i lavoratori soggetti a pratiche di algorithmic management. L’impatto della ricerca dipenderà dall’interesse che le OO.SS. mostreranno nei confronti della tutela giurisdizionale come strumento di rilancio della propria azione. Originalità: l’articolo propone soluzioni concrete per far fronte a problemi nuovi che, ad oggi, non sono ancora stati diffusamente affrontati dalla dottrina giuslavoristica.
Tipologia CRIS:
03A-Articolo su Rivista
Keywords:
algorithmic management; sindacato; tutela giurisdizionale; class action; trade unions; litigation
Elenco autori:
Giovanni Gaudio
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