L’obiettivo è quello di sviluppare una filiera della canapa coltivata in regime di agricoltura biologica o comunque integrata, in quanto, in confronto ad altre colture industriali, questa specie necessita di bassi input energetici, non necessita di fertilizzanti e prodotti fitosanitari di sintesi, è in grado di migliorare la fertilità del suolo attraverso un incremento della sostanza organica nel terreno legata all’interramento dei residui colturali e, grazie alla sua elevata capacità competitiva nei confronti delle piante infestanti, con opportuni accorgimenti agronomici non presenta particolari criticità legate al controllo delle infestanti, esercitando peraltro un effetto di rinettamento naturale per le colture che la seguono nella rotazione. Altresì, si ritiene indispensabile ricavare dalla coltivazione della canapa industriale una serie di sottoprodotti volti al settore alimentare, al comparto della cosmesi e al comparto tessile. L’obiettivo è quello di sviluppare nuove varietà di canapa con caratteristiche di valore commerciale e garantire con prove sul campo in più siti, lo sviluppo di nuove metodologie di raccolta e lo sviluppo di tecnologie innovative per l’estrazione degli olii dai semi, nonché la valorizzazione di sottoprodotti.
I risultati attesi dal progetto sono volti a:
a. rafforzare le competenze e le conoscenze del tessuto imprenditoriale nel comparto della canapa industriale, innalzando le competenze tecniche degli operatori e rafforzando l’orientamento alla cooperazione;
b. rafforzare le competenze tecniche e gestionali degli imprenditori nel comparto canapicolo, al fine di incrementare la redditività e la sostenibilità dei processi produttivi attraverso il sistema della formazione permanente;
c. rinsaldare i nessi tra gli imprenditori e il settore della ricerca, dello sviluppo tecnologico e dell’innovazione mediante l’incremento della collaborazione;
d. promuovere la diffusione di tecniche di coltivazione conservativa che mirano a promuovere la produzione della canapa industriale ottimizzando l’uso delle risorse attraverso la gestione integrata del suolo e di metodi di gestione eco-sostenibili;
e. incrementare il contenuto di carbonio organico nei suoli attraverso l’adozione di idonee pratiche agronomiche e il sequestro di anidride carbonica considerato che la canapa necessita di bassi input energetici;
f. promuovere negli ordinamenti colturali siciliani l’impiego della canapa come coltura miglioratrice da rinnovo in rotazione al frumento, alle ortive da pieno campo ed alle foraggere, con effetti positivi sulla vita del suolo, sulle rese e sulla qualità dei prodotti delle colture in rotazione;
g. favorire l’utilizzo dei sottoprodotti e dei materiali di scarto e residui non alimentari ai fini della bio-economia;
h. favorire la diversificazione delle attività agricole e la creazione di nuove piccole imprese per la produzione di farine di semi, olio di semi e fibra per il settore tessile