Al termine delle celebrazioni per il VII centenario della morte di Dante si è palesata la necessità di sviluppare un’ampia indagine interdisciplinare e intermediale sulla presenza di Dante nella modernità. Il progetto mira a indagare la vitalità di Dante nel teatro contemporaneo, tra adattamenti, travestimenti, riusi, parodie e altre riscritture, con ricadute significative nell’ambito non solo della ricerca ma anche della didattica e della terza missione. L’équipe di lavoro è formata da un gruppo di studiosi (di cui quattro su nove, fra cui il PI, under 40) di diverse discipline, dalla filologia alla letteratura italiana, dalla linguistica alla storia del teatro, e si avvale della collaborazione di importanti enti culturali (es. RAITeche, Teatro Stabile di Torino, TPE, Teatro Metastasio di Prato, BNU di Torino, Centro Studi Sanguineti, Compagnia Lombardi-Tiezzi, Società Dante Alighieri-Torino, Teatro Comunale di Ferrara). Il supporto di tali enti e di altri soggetti privati coinvolti (autori, registi e attori) si configurerà, dal punto di vista scientifico, nella messa a disposizione dei fondi archivistici e di un ingente patrimonio di fonti inedite, scritte e orali.
Il progetto si propone di
1. operare un censimento e una mappatura ragionata della presenza di Dante sulla scena dall’800 a oggi, tenendo conto che, dopo gli studi di Benjamin sul dramma barocco e il suo rapporto con le avanguardie europee, occorre comunque partire dalla presenza di Dante nel teatro barocco italiano, a cominciare dalla tragedia "Il conte Ugolino" di G.L. Sempronio, che vede (per ragioni che andranno indagate) come protagonista Angioina, principessa di Salerno;
2. costruire uno strumento integrato di consultazione e di raccolta della documentazione, al fine di una più sistematica analisi della ricezione e delle operazioni testuali e artistiche condotte sulla “Commedia”;
3. condurre un’indagine filologica, linguistica e storiografica su casi di studio individuati;
4. Indagare la modalità di presentazione del femminile e della femminilità, che ha una sua specificità nella “Commedia” dantesca e che è stata negli anni sempre più attenuata per essere riscoperta solo nelle più recenti trasposizioni teatrali;
5. promuovere la conoscenza del teatro contemporaneo a tema dantesco nelle scuole superiori di II grado e presso un pubblico di non specialisti.
Al termine dei due anni di lavoro si prevede il raggiungimento dei seguenti risultati:
1. Realizzazione di un portale open-access, costantemente implementabile, denominato “Osservatorio Dante e il Teatro” (ODT), che fungerà da strumento per la ricerca e per la disseminazione delle iniziative connesse al progetto;
2. Pubblicazioni su riviste di classe A e in volumi con buona collocazione editoriale;
3. Organizzazione di 1 convegno internazionale e di 5 iniziative di public engagement, tra cui almeno 1 evento teatrale.