Ἀρώματα καὶ μύρα. Le mirofore tra letteratura, arte, liturgia e gender studies. The myrrhbearing women between literature, art, liturgy, and gender studies.
Progetto Il convegno per il quale si chiede il contributo finanziario del Consiglio Regionale è: Ἀρώματα καὶ μύρα. Le mirofore tra letteratura, arte, liturgia e gender studies. Responsabile scientifico è il prof. Rocco Schembra, docente di Filologia classica presso il Dipartimento di Studi Umanistici. Circa l’affidabilità del soggetto proponente, si veda il sito
del Dipartimento di cui sopra (https://www.studium.unito.it/do/home.pl).
Il convegno si terrà il 25-26/10/2024 presso la Sala Terracini di Palazzo Nuovo, via S. Ottavio 20, Torino.
L’accesso alla sala, privo di barriere architettoniche, garantisce la fruizione anche al pubblico con disabilità motoria da via Verdi 8.
Il convegno si configura come conclusione del progetto di durata biennale Analysis of byzantine-Rite and Orthodox Minorities vs. Anti-women Tendencies and Attitudes. The case of the Myrrhbearers, finanziato al responsabile scientifico nell’ambito del PNRR a seguito del riconoscimento del Seal of Excellence (progetto europeo Marie Curie). Il tema di
ricerca riguarda uno studio interdisciplinare, finora mai condotto, sui personaggi neotestamentari delle mirofore, le donne che portarono gli unguenti alla tomba di Gesù per completare l’ufficio della sepoltura, prime testimoni della resurrezione.
Per quanto riguarda la valenza culturale, formativa, scientifica dell’evento, il convegno (oltre a vantare un Comitato scientifico di tutto rilievo, tra cui almeno i proff. Caruso, Maltese, Moreschini, Prinzivalli) raggruppa alcuni tra i massimi specialisti che si sono occupati delle mirofore o comunque di donne in ambito evangelico; e ancora liturgisti, iconologi e studiosi del pensiero cristiano. Importante anche l’aspetto dei gender studies: si rifletterà sul motivo per il quale l’occidente ha trascurato queste donne, celebrate nell’ortodossia orientale, e sul loro ruolo cruciale agli albori del cristianesimo. Visto il ventaglio di relatori e considerato che il convegno verrà trasmesso in diretta streaming, la rilevanza
territoriale dell’iniziativa si configura come internazionale.
Riguardo al luogo di svolgimento dell’iniziativa, oltre alla Sala Terracini di Palazzo Nuovo, è prevista anche una sede virtuale, ovvero la Parrocchia delle sante Mirofore del piccolissimo borgo di Amisianà (distretto di Kavala, Grecia), paese di 953 abitanti (censimento del 2021). Sarà data la parola a p. Konstantinos, che elargirà racconti sul
tema.
Per quanto riguarda il rapporto con il territorio, si tenga presente il fatto che il convegno può rappresentare un momento di grande inclusività per le minoranze ortodosse presenti a Torino e nel Piemonte, non solo per quella greca (la parrocchia greco-ortodossa della Natività di S. Giovanni Battista di via delle Orfane 11, Torino, per tramite di P. Iosif), ma anche per quelle romena, russa, ucraina. Si prevede il coinvolgimento attivo di delegati di tali minoranze al convegno, al fine di creare relazioni di ascolto, dialogo e collaborazione tra l’Ateneo, i cittadini e le altre Istituzioni, in una prospettiva di cittadinanza inclusiva e di dialogo ecumenico. Inoltre, al convegno sarà invitata una rappresentanza del Consolato generale onorario di Grecia a Torino, con cui si sono già allacciati rapporti. Va, infine, ricordato il collegamento con le scuole: parteciperà una classe del Convitto Umberto I di
Torino, ai cui studenti nel corso dell’ultimo biennio sono state erogate lezioni sul tema. Rispetto all’impatto sull’immagine del Consiglio regionale, quest’ultimo non potrà che beneficiare della promozione di tale convegno. In tal modo, infatti, dimostrerà di contribuire all’abbattimento di pregiudizi di genere in ambito laico e storico-religioso; di favorire altresì ponti di dialogo interculturale, sociale ed ecumenico con le minoranze ortodosse residenti nella città di Torino e nella regione Piemonte.
La presenza ortodossa nella regione Pie