Il linguaggio che usiamo, anche quando promuoviamo la mobilità attiva, è profondamente influenzato da un discorso legato alle logiche del mercato e dal “crescitismo” (Halliday 2001). Questo tipo di linguaggio è particolarmente problematico quando l’obiettivo è promuovere la mobilità attiva e l’uso della bicicletta, data la “stretta simbiosi ideologica che lega i valori promossi dall’automobilità (libertà individuale e autonomia) e le razionalità del neoliberismo” (Walks 2015, 10-11). Le etichette “ciclista” “pedone” “automobilista”, da semplici descrizioni di modalità di spostamento temporanee, si trasformano in vere e proprie identità e narrazioni che influiscono su linguaggio giornalistico, sulla comunicazione istituzionale e contribuiscono ad orientare le scelte di mobilità individuale.
Le ricerche qui presentate (Caimotto 2020) seguono l’approccio proprio dell’Ecolinguistica, una disciplina che mette in discussione le visioni del mondo alla base della civiltà insostenibile in cui
Sede dell’iniziativa:
ONLINE
Periodo di svolgimento dell’iniziativa:
(marzo 22, 2021 - )