ArDIRe. Digital archives and dictionary for the early artistic recipe books in the Italian Language (late 14th-16th century)
Progetto La prima circolazione di ricettari artistici in italiano data tra la fine del XIV e il XVI secolo e rappresenta il fondamentale anello di congiunzione tra il patrimonio di saperi artigianali dell'età classica e la straordinaria fioritura artistica del rinascimento. Nonostante l'estremo interesse di questi testi per la storia dell'arte e della lingua, i ricettari italiani non sono mai stati oggetto di studi sistematici, a causa della gran quantità di materiale testuale e delle caratteristiche del genere: esito di una tradizione complessa di copia, riuso e assemblaggio, i ricettari sono testi aperti, aggregati per accumulo di ricette di contenuto e di lingua eterogenei. La ricchissima testimonianza della cultura materiale di un'epoca che i ricettari riflettono rende dunque necessari interventi multidisciplinari per essere riportata alla luce e valorizzata, sia dal punto di vista testuale sia da quello artistico (sul fronte delle tecniche e in relazione ai contesti di produzione figurativa).
Per queste ragioni il progetto ArDIRe si pone tre obiettivi, che saranno sviluppati in stretta collaborazione tra studiosi di lingua e di arte: il censimento dei testi, la loro archiviazione digitale e l'avvio del primo vocabolario storico della lingua della pittura in Italia.
Il censimento raccoglierà ricettari editi e inediti segnalati dai principali inventari; l'esito del censimento confluirà in un catalogo che costituirà la prima mappatura, finora mancante, della diffusione di ricette e ricettari artistici in area italiana.
I testi censiti saranno riversati nel software GATTO, sviluppato presso l'istituto CNR Opera del Vocabolario Italiano (OVI) di Firenze. Il software consentirà l'interrogazione dei testi e garantirà l'interazione con il corpus OVI (la maggiore banca dati della lingua italiana anteriore al 1400). Le parole inerenti al progetto saranno lemmatizzate e costituiranno il primo repertorio del lessico della pittura italiana delle origini.
Una scelta di circa 50 lemmi dei ricettari costituirà infine il primo nucleo di voci del Dizionario Storico dei materiali e delle tecniche di Pittura (DISPI). Le voci, compilate sul modello del TLIO (il vocabolario realizzato dall'OVI), conterranno una parte specifica e originale di definizioni d'uso. Queste definizioni espliciteranno gli usi dei materiali nei procedimenti tecnici, rappresentando il punto di incontro imprescindibile tra lessicografia storica e storia materiale della pittura. Il vocabolario sarà ospitato in uno spazio dedicato della piattaforma LIDA, sviluppata da storici dell'arte e informatici dell'Università di Udine. Tale collocazione consentirà di collegare le voci con le principali risorse digitali di ambito artistico sviluppate in Italia e all'estero. Valorizzando risorse digitali già ampiamente testate e mantenute da equipe di ricerca permanenti, saranno ottimizzati i tempi degli allestimenti digitali e sarà garantita la durata dei risultati del progetto dopo l'esaurimento dei fondi.