La riduzione e la valorizzazione dei sottoprodotti agroindustriali e del loro utilizzo nell'allevamento è una strategia win-win applicata con successo in molte filiere produttive. Il progetto LIVE-HAZE, promosso da cinque atenei che coprono tutto il territorio nazionale, è finalizzato ad applicare questa filosofia alle fasi post-raccolta della nocciola. Due sottoprodotti derivano dalla nocciola durante i processi industriali: i gusci delle nocciole, utilizzati come fonte di calore, e le bucce di nocciola (HS), attualmente gestite come rifiuti. L'ipotesi principale alla base del progetto, sviluppata su solidi dati preliminari ottenuti dai membri del team scientifico, è che l'HS possa essere efficacemente sfruttato nell’alimentazione del bestiame come ingrediente per mangimi per ruminanti o come estratto polifenolico per monogastrici, aumentando la sostenibilità della produzione di nocciole e dell'allevamento, migliorando la stabilità ossidativa degli animali e del cibo di origine animale e soddisfacendo le aspettative del consumatore per un prodotto sostenibile e nutraceutico.
Per raggiungere questo obiettivo, LIVE HAZE è organizzato in sei work packages (WP) pensati per approfondire le conoscenze esistenti in materia e applicarle alle cinque filiere zootecniche più importanti in Italia. La caratterizzazione di HS e la creazione di estratti di polifenoli da HS (PHES) e greenPHES (gPHES) nel WP1 forniscono tutti i dettagli per pianificare le prove in vivo (WP2) che coinvolgono bovini da carne e vitelloni, bovini da latte e vitelli, pecore da latte e agnelli, maiali e polli da carne. Una volta valutati gli effetti in vivo su ossidazione, microbiota, prestazioni zootecniche, immunità ed espressione delle proteine sieriche, si passa all'analisi dei prodotti di origine animale (WP3). Carne, latte e colostro derivati dal WP2 vengono caratterizzati in termini di parametri fisici e chimici, stabilità ossidativa, shelf life, profilo sensoriale e nutraceutico di nuova acquisizione. Le attività sono accompagnate da indagini di sostenibilità e aspetti sociali (WP4) finalizzate a coinvolgere i consumatori nel progetto, esplorando l'accettabilità e gli aspetti emotivi legati all'economia circolare e valutando l'impatto economico e ambientale. LIVE-HAZE sarà supportato da un forte coordinamento e un efficace piano di comunicazione, assicurato dalla partecipazione di tutte le unità di ricerca coinvolte.
Gli impatti positivi coinvolgono diversi settori: fase post raccolta e processi industriali di produzione delle nocciole, produzione di mangimi, allevamento, industria alimentare e consumatori. Le manifestazione di interesse a collaborare firmate da grandi aziende e dalle aziende agricole che ospitano le prove in vivo sono la conferma dell'impatto che il progetto potrà avere.
Se finanziato, LIVE-HAZE rappresenterebbe il primo e fondamentale passo verso lo sviluppo di nuovi protocolli per la gestione dei rifiuti di nocciole, garantendo agli allevamenti e alle aziende agricole italiane un posto significativo nel nuovo scenario green internazionale.